Se sulla confezione di un prodotto alimentare vedeste una fotografia sfocata, mal composta ed illuminata in malo modo, lo comprereste? Probabilmente no!
E se, davanti alla locandina di un ristorante, vedeste i piatti proposti dallo chef rappresentati con una composizione errata, con colori stravolti e con contrasti eccessivi, sareste tentati ad entrare? Anche qui, probabilmente, la risposta sarà un no.
Ecco, la food photography serve proprio a produrre immagini accattivanti di alimenti a fini pubblicitari.
In questo articolo vedremo le regole per ottenere uno scatto di food photography perfetto!

Indice

Food Photograhy: attrezzatura necessaria

La Food Photography è un ramo della fotografia Still Life e, pertanto, necessita dello stesso tipo di attrezzatura:

  • Macchina fotografica: come per la fotografia Still Life, abbiamo bisogno che la nostra macchina ci permetta di controllare il Triangolo dell’Esposizione;
  • Treppiede: anche nella food photography, il treppiede riveste un ruolo importantissimo non solo perché ci permette di stabilizzare al meglio la nostra macchina ma anche perché ci permette di cambiare l’angolo della nostra inquadratura;
  • Fonti di luce: in questo genere fotografico possiamo utilizzare sia luci artificiali, come flash o luci continue, oppure la luce naturale, come ad esempio quella proveniente da una finestra della nostra casa. Vedremo successivamente come comportarci in entrambi i casi;
  • Scatto remoto: il telecomando per scattare a distanza ci è sicuramente molto utile ma non è di fondamentale importanza. In caso non lo avessimo, infatti, possiamo utilizzare l’autoscatto della nostra macchina.

Una volta che abbiamo tutto ciò che ci serve, passiamo a vedere come impostare la nostra macchina!

Food Photography: come impostare la macchina fotografica

Iniziamo col dire che, come per ogni genere di fotografia, le impostazioni della nostra fotocamera variano a seconda dello scatto che abbiamo in mente, del nostro stile creativo e così via. Tuttavia, qui di seguito possiamo tracciare delle linee guida che ci aiuteranno ad ottenere uno scatto di food photography perfetto!

  • Focale: generalmente, in questo stile fotografico, non si utilizzano molto i grandangoli in quanto vogliamo andare a porre l’attenzione solamente sul nostro piatto ed evitare che qualsiasi altro elemento presente vada a disturbare questa composizione minimale. Pertanto possiamo generalmente utilizzare focali medio-tele, dal 50mm in su, oppure degli obiettivi macro, i quali ci permettono di avere una distanza estremamente ridotta di messa a fuoco. Ciò non toglie, ovviamente, che non possiate utilizzare anche obiettivi più grandangolari, come un 35mm. Tutto sta al vostro stile creativo ma ricordatevi di concentrare l’attenzione sull’alimento o sul piatto che state fotografando;
  • Modalità di scatto: come per la fotografia Still Life, è consigliabile utilizzare o la modalità Manuale (M) oppure la modalità a Priorità di Apertura (A), così che possiate scegliere voi la profondità di campo da conferire al vostro scatto;
  • Diaframma: anche su questo elemento la scelta varia in base a che tipo di fotografia volete realizzare. Qualora voleste a fuoco solamente il piatto o l’alimento allora potreste scegliere un diaframma più aperto così da sfocare lo sfondo; qualora, invece, voleste tutto completamente nitido e a fuoco, allora è consigliabile chiudere il diaframma intorno ad f11;
  • ISO: più bassi sono e più alta sarà la qualità della vostra foto. Pertanto, cercate di tenerli al valore più basso consentito dalla vostra macchina (es. ISO 100)

Food Photography: la Composizione

Come abbiamo accennato pocanzi, la composizione nella food photography deve risaltare il nostro soggetto, che può essere un piatto o un alimento in particolare. Analizziamo l’immagine seguente.

Come si può notare, l’autore ha scelto un’inquadratura perfettamente perpendicolare al soggetto, ossia un’inquadratura dall’alto. In questa composizione rientra solamente l’alimento e una porzione del piatto sul quale è servito. Notiamo anche la scelta cromatica che è stata fatta: avendo poca importanza, il tavolo ed il piatto hanno un colore molto scuro che fa, invece, risaltare a pieno i colori caldi e sgargianti del cibo preparato.

Vediamo ora un’altra immagine.

Questa volta l’autore ha voluto includere nella sua composizione non solo il singolo piatto ma anche tutti gli altri elementi che compongono il servizio. Infatti, le posate, il tagliere in legno e la salsa conferiscono un preciso contesto a questo scatto. Possiamo, infatti, immaginare che questo sia un piatto pronto per essere degustato in quanto poggiato su una tavola con una tovaglia. Notiamo, però, che la nostra attenzione è catturata solo e soltanto dai piatti e dagli alimenti fotografati, non dalla tovaglia o dal tessuto sotto alla ciotola.

Vediamo ancora un’altra fotografia, completamente differente.

Ciò che risalta subito all’occhio è che qui siamo davanti ad una composizione che presenta moltissimi elementi grafici. Notiamo sia degli alimenti sia degli strumenti, come il mattarello e la grattugia.
In questo caso, abbiamo una composizione che ci vuole, in qualche modo, mostrare come si è arrivati alla preparazione dell’alimento principale, la pizza. Infatti, notiamo che ci sono dei pomodori, delle spezie, del formaggio, della pasta della pizza con un mattarello. Insomma, qui l’intento dell’autore è mostrarci non solo l’alimento finale ma l’ambiente entro il quale viene prodotto. Questa immagine, infatti, potrebbe venire benissimo usata per il sito web di una pizzeria, così da mostrare ai clienti la qualità dei prodotti con i quali preparano le loro pizze.

Infine, vediamo un’ultima immagine dalla composizione ancora differente.

Questa volta è stato scelto di sfruttare quello che in fotografia viene chiamato pattern. Il pattern è un elemento ricorrente all’interno del fotogramma e che ne caratterizza totalmente la composizione.
In questo caso, come possiamo facilmente notare, il pattern è rappresentato dall’insieme dei chicchi di caffè i quali, non avendo una delimitazione, sembrano diffondersi all’infinito.

Food Photography: le fonti di Luce

All’inizio dell’articolo abbiamo detto che per scattare questo genere fotografico possiamo utilizzare sia delle luci artificiali, come flash o luci continue, sia la luce naturale. Vediamo come comportarci in entrambi i casi:

Luci artificiali

Che si scelga di usare una luce flash piuttosto che una luce continua, ciò che nella food photography è importante è che non si producano delle ombre troppo nette e che non vadano a rovinare il nostro soggetto. Come fare?
Per evitare questi spiacevoli effetti possiamo filtrare la nostra luce tramite un telo bianco, oppure utilizzare dei pannelli bianchi (qualora volessimo schermare e riflettere la luce) oppure neri (qualora volessimo solo schermarla). Come nella fotografia Still Life, anche nella food photography la luce riveste un ruolo importantissimo ed è l’elemento che fa la differenza tra uno scatto amatoriale ed uno professionale.

Luce naturale

Qualora non avessimo delle luci artificiali o volessimo semplicemente sfruttare solo la luce naturale, gli accorgimenti sono sostanzialmente gli stessi per quello che riguarda le luci artificiali. Infatti, anche qui è importante che non ci siano delle ombre nette e che non si presentino in zone che possano compromettere il nostro scatto. Per ammorbidire le ombre possiamo utilizzare anche una tenda bianca da applicare alla nostra finestra oppure dei semplici pannelli bianchi o neri come abbiamo detto pocanzi.

Conclusioni

Come per ogni stile fotografico, anche nella food photography non ci sono delle regole ferree da seguire ma il tutto sta nella creatività del fotografo.
Con queste semplici linee guida potrete certamente realizzare delle fotografie di cibo e alimenti professionali. Studiando una buona composizione ed un preciso schema di luci il risultato non potrà che soddisfare le vostre aspettative.

Se avete dubbi, curiosità o qualcosa è risultato poco chiaro, scrivete pure qui sotto nei commenti e vi risponderemo non appena possibile.

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