Fotografare la Via Lattea è un’impresa tutt’altro che difficile, o meglio potrebbe essere molto più semplice di quanto si pensi e ciò che farà la differenza tra una foto e l’altra sarà la qualità stessa dell’immagine che sarà ottenuta.
Il mezzo fotografico utilizzato consentirà di ottenere fotografie più o meno belle e affascinanti, a seconda delle caratteristiche tecniche di obiettivi e fotocamera.
Indice
Cos’è e Come Trovare la Via Lattea?
La Via Lattea è la nostra galassia nella quale è inserito il nostro sistema solare.
Visivamente appare come un insieme di miliardi di stelle caratterizzate da una luce biancastra che si concentra in una fascia che attraversa il cielo verticalmente.
Difficilmente si riesce a scorgere ad occhio nudo, ma con una fotografia appare ben visibile. Il motivo è presto detto: l’inquinamento luminoso presente sulla Terra non consente agli occhi umani di distinguere la presenza della galassia nel cielo, mentre il sensore della fotocamera ha la capacità di coglierla in maniera chiara e netta.
Questo avviene in quanto specifici parametri di tempi e sensibilità consentono di ricreare le condizioni ideali per rendere perfettamente visibile la Via Lattea.
Prima di iniziare a scattare fotografie è necessario individuare la posizione della galassia in questione e per fare questo viene in aiuto la tecnologia: basta utilizzare un’applicazione con un semplice smartphone per sapere la posizione e il momento ideale per realizzare lo scatto perfetto.
Alcune App ottimi per localizzare la Via Lattea sono:
- Sky Map (per Android)
- Sky Walk (per iPhone)
- Star Chart (per iPhone)
Esse, grazie alla geolocalizzazione dello Smartphone o del Tablet in utilizzo, sono in grado di far conoscere esattamente la posizione della Via Lattea, indicando la direzione in cui puntare il proprio obiettivo.
Dove e Quando Fotografare la Via Lattea?
E’ importante ridurre il più possibile l’inquinamento luminoso, ragion per la quale sarebbe impossibile realizzare una fotografia d’autore scattando da una qualsiasi città o centro abitato.
Lo stesso discorso ovviamente vale anche per fotografare le stelle e per fotografare la luna, come abbiamo già visto nei precedenti articoli del blog.
La cosa migliore sarebbe quella di allontanarsi il più possibile da sorgenti luminose e le montagne possono essere certamente una buona idea.
Salendo in montagna ci si sposta anche verticalmente, avendo un contatto più diretto con il buio del cielo notturno. In luoghi molto bui è possibile anche distinguere la Via Lattea a occhio nudo, ma è situazione piuttosto rara.
Siccome è fondamentale scattare la fotografia quando è più buio possibile, è utile evitare la presenza della luce lunare.
Seguendo le fasi della Luna si verrà a conoscenza di quando questa sarà meno luminosa o addirittura assente, quando cioè ci sarà la Luna Nuova.
Anche in questo caso vi sono applicazioni per smartphone idonee, oppure puoi utilizzare il sito de ilmeteo.it, che oltre alle previsioni meteorologiche riporta anche le fasi lunari.
Quando si vuole fotografare la Via Lattea in realtà si intende fotografare una parte di essa, quella più prossima alla Terra e più luminosa per la presenza di polveri e gas, ma per essere visibile deve esserci il contrasto: una luce la distingui meglio se l’ambiente è buio, mentre fatichi a vedere una lampadina accesa di giorno. Questo stesso concetto vale anche per la Via Lattea.
In generale il miglior periodo dell’anno per fotografare la Via Lattea è l’estate in quanto è ben visibile (fotograficamente parlando) nella notte, mentre in autunno la sua presenza si avverte poco dopo il tramonto (ma in questo caso il cielo non raggiungerà mai un grado di buio paragonabile a quello di una notte estiva).
Vale dunque il concetto che più sarà buio, meglio la Via Lattea risplenderà nella tua fotografia.
La giusta Attrezzatura per Fotografare la Via Lattea
Il cielo buio è condizione necessaria per fotografare la Via Lattea, ma non è l’unica.
Infatti è importante avere una dotazione fotografica che consenta uno scatto di qualità. E’ proprio la strumentazione che fa la differenza tra una foto mediocre e una eccellente, ma è bene chiarire che per scattare una foto che riprenda la Via Lattea non serve spendere un capitale.
L’ideale sarebbe possedere una buona reflex o una mirrorless, un treppiede stabile e un obiettivo luminoso.
Fotocamera
Premesso che è possibile riprendere la galassia anche con una buona bridge o con una compatta evoluta, l’ideale sarebbe avere a disposizione una reflex o una mirrorless di qualità che consenta l’impostazione di alcuni parametri in maniera personalizzata.
Se usi il cellulare per scattare fotografie… Be… Ho una cattiva notizia per te: rimani a casa e dormire che è meglio! 🙂
Obiettivo
Di fondamentale importanza risulta avere un obiettivo quanto più luminoso possibile (ideale un obiettivo che consenta un’apertura massima di almeno f/2.8) in modo da catturare più luce a parità di unità di tempo.
Chi ha una bridge o eventualmente un’eccellente compatta, dovrà sapersi muovere tra i parametri di impostazione per poter sopperire a valori più elevati. Consigliato l’impiego di un grandangolo.
Consigli per chi utilizza il sistema Nikon:
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E’ super-mega-ultra fondamentale per il risultato.
I tempi di posa richiedono diversi secondi ed è necessario che la fotocamera rimanga stabile e ferma.
E’ impossibile scattare una fotografia alla Via Lattea a mano libera anche se pensi di essere la persona più ferma e glaciale al mondo. Il treppiede deve avere la testa che consenta l’inclinazione della macchina fotografica in modo che possa puntare al cielo senza sbilanciare l’intero sistema.
Ecco il mio treppiede preferito (se ti serve un treppiede e vuoi spendere bene i tuoi soldi… Ecco il migliore):
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Accessori
Un telecomando oppure un modo per scattare da remoto non guasterebbe, ma se non lo hai non è la fine del mondo.
Le diverse Fotocamere nello scatto alla Via Lattea: Pro e Contro
In uno scatto notturno e a maggior ragione quando si intende inquadrare la Via Lattea, la strumentazione fotografica sa fare la differenza, soprattutto la fotocamera, per la quale vale la pena spendere qualche considerazione in più. Essendoci quattro tipologie di macchine fotografiche digitali presenti sul mercato, è utile chiarire come esse si comportano in questo tipo di scatto.
Reflex
Insieme alle Mirrorless rappresenta la fotocamera ideale specialmente se corredata di sensore full frame.
Con tale mezzo è possibile catturare la luce ideale e alzare gli ISO senza penalizzare la qualità fotografica dell’immagine, minimizzando la presenza di rumore.
Con una reflex full frame non vi sono particolari svantaggi e tutto giova a favore della qualità dell’immagine finale. Lievemente svantaggiato è chi possiede una reflex con sensore APS-C, leggermente più piccolo e quindi meno luminoso (questo non vuol dire che non potrai comunque ottenere risultati assolutamente straordinari!!!).
Con una reflex, generalmente ciascuna impostazione è regolabile manualmente e in maniera personalizzata.
Mirrorless
Mirrorless e Reflex sono le migliori fotocamere sul mercato.
Le mirrorless consentono una buonissima flessibilità operativa e reggono gli alti ISO molto meglio delle Reflex (questo non è sempre vero, ma generalmente è così).
Anche in questo caso se la Mirrorless è una Full Frame sarà più facile ottenere una fotografia di altissima qualità.
Se vuoi saperne di più sulle mirrorless ti consiglio di leggere questo articolo.
Bridge
La fotocamera Bridge rappresenta il compromesso tra una compatta di qualità e una reflex, ma con alcuni limiti che chi si approccia alla fotografia notturna deve considerare.
Innanzitutto vi è il vincolo dell’obiettivo, il quale è fisso e non sempre caratterizzato da grandi luminosità (a meno che non si possegga un dispositivo particolarmente costoso).
Una bridge di livello medio alto consente la modifica di parametri di scatto permettendo anche la modalità manuale
Il sensore è tendenzialmente da 2/3 o al massimo 1 pollice. Questo comporta la tendenza ad un surriscaldamento (visti anche i tempi di esposizione richiesti per fotografare la Via Lattea) e quindi alla presenza di rumore. In questo caso è bene attivare i sistemi di riduzione del rumore presenti solitamente nelle fotocamere più performanti.
Compatte
Risulta praticamente impossibili scattare una buona foto della Via Lattea con una macchina fotografica compatta.
Sensore piccolissimo e quindi poco luminoso, con molta presenza di rumore. Inoltre non si ha la possibilità di operare in modalità manuale, ma soltanto automatica. Ciò è un problema sia per la messa a fuoco che per l’inquadratura.
La Messa a Fuoco per le Fotografie Notturne
Prima di impostare qualsiasi parametro di scatto è importante stabilire il tipo di messa a fuoco da utilizzare per le fotografie notturne e quindi anche per la Via Lattea.
La messa a fuoco andrebbe regolata su infinito ma non tutte le fotocamere riescono a individuare un piccolo puntino luminoso a grande distanza per metterlo a fuoco. I più esperti e i più dotati in termini di fotocamera possono agire in modalità manuale. Basterà ingrandire la visione sul display e individuare una stella e successivamente regolare manualmente la messa a fuoco in maniera precisa.
L’ideale è cimentarsi in qualche scatto di prova e vedere poi il risultato. In questo caso può essere utile lo schermo LCD della fotocamera, ingrandendo l’immagine sarà possibile cogliere perfettamente la precisione del focus.
Come fotografare la Via Lattea: i Parametri di Scatto
Ciascuno potrà preferire parametri di scatto differenti a seconda della situazione e delle condizioni di “luce” in cui si trova.
Vi sono però delle regole che sono generalizzabili e valide indipendentemente dalla fotocamera e dall’obiettivo disponibile, anche se poi la regolazione fine viene fatta dal fotografo in base ai risultati ottenuti in seguito ad alcune prove.
In generale vale la seguente combinazione: obiettivo grandangolare (focale corta), valore f basso (consigliato f/2.8, f/2, f/1.8, f/1.4, f/1.2), tempo di scatto lungo (guarda la tabella qui sotto) circa e elevato numero ISO (il massimo che regge la tua macchina fotografica).
Ciò vale ovviamente nelle condizioni ideali e con riferimento ad una fotocamera che permette regolazioni manuali, con ambiente molto buio e lontano da inquinamento luminoso. A grandi linee i principi però non si stravolgono, anche se sono richiesti valori differenti di tempi di posa e di ISO qualora le condizioni non fossero ideali.
Tempo di posa
Per i tempi di scatto, il discorso è leggermente più complesso. Come sai la terra ruota intorno al sole e quindi la sua posizione cambia di continuo rispetto alle stelle, viceversa, noi percepiamo che le stelle (compreso il sole) ruotano intorno alla terra. Questo comporta che la scelta di tempi di esposizione troppo lunghi farebbe apparire le stelle come piccole scie luminose anzichè come puntini luminosi.
Ecco perciò una tabella grazie alla quale potrai scegliere facilmente il tempo di scatto ottimale relativo alla lunghezza focale del tuo obiettivo:
Lunghezza focale | Full Frame (secondi) | Canon DX | Nikon DX |
---|---|---|---|
8mm | 75 | 46 | 50 |
10mm | 60 | 37 | 40 |
12mm | 50 | 31 | 33 |
14mm | 42 | 26 | 28 |
16mm | 37 | 23 | 25 |
18mm | 33 | 20 | 22 |
20mm | 30 | 18 | 20 |
22mm | 27 | 17 | 18 |
24mm | 25 | 15 | 16 |
35mm | 17 | 10 | 11 |
50mm | 12 | 7 | 8 |
75mm | 8 | 5 | 5 |
100mm | 6 | 3 | 4 |
200mm | 3 | 1 | 2 |
30mm | 2 | 1 | 1 |
Esiste una regola di massima che stabilisce il tempo limite entro cui impostare la posa e viene detta “Regola dei 500”: essa prevede la divisione di 500 per la lunghezza focale (500/lunghezza focale). Così facendo si ottiene un valore riferito al tempo di posa che non andrebbe superato al fine di evitare la visualizzazione di scie luminose.
Utilizzando ad esempio un obiettivo con lunghezza focale 24 mm, la regola dei 500 impone un tempo limite di 20,8 secondi di posa (500/24=20,8), quindi è possibile impostare tempi di scatto non superiori a 20 secondi per evitare di ottenere l’effetto scia.
La regola appena descritta prevede una modifica qualora il sensore non sia un full frame: in tal caso si richiede una moltiplicazione al risultato finale pari al valore del fattore di moltiplicazione. Nel caso di una macchina fotografica con sensore APS-C, ad esempio, la lunghezza focale va moltiplicata per 1,6 oppure per 1,5 a seconda della marca.
Lunghezza Focale e Diaframma
Non è necessario utilizzare lo zoom perché la composizione è bella anche se si riprende qualche oggetto sulla terra, come un albero, una casa oppure il profilo di una catena montuosa.
Avere una focale corta con un obiettivo che abbia un’apertura diaframma pari a f/2.8 consente di ottenere un’ottima luminosità. Inoltre per chi ha reflex o mirrorless è meglio utilizzare un grandangolo dotato di buona luminosità.
Sensibilità ISO
Nelle condizioni ideali di scatto non è un azzardo iniziare con un valore di 3200.
Il problema si presenta qualora si scattasse in ambiente non totalmente isolato da sorgenti luminose.
In questo caso è necessario ridurre il valore per evitare di permettere un ingresso eccessivo di luminosità. Ci sono infatti casi in cui anche scattando a 800-1200 ISO si possono ottenere fotografie con i segni visibili della Via Lattea. Questi ultimi valori sono ammissibili anche nel caso in cui la tua fotocamera non consenta uno scatto qualitativamente valido a ISO maggiori.
Alzando tale valore si incorre nel problema del rumore, ma a seconda della macchina fotografica vi sarà un limite oltre il quale questo diventa inaccettabile. Tale limite si trova facendo degli scatti di prova.
Qualche Accorgimento per Ottimizzare lo Scatto
Non credere che siccome è buio, qualunque inquadratura vada bene, perchè non è affatto così.
Il consiglio è quello di capire in che ambiente sei e di studiare bene la composizione fotografica.
Aiutati con una torcia per capire cosa trovi intorno alla tua posizione e verifica dove posizionerai il treppiede. Dai uno sguardo anche a ciò che hai davanti e il modo è presto detto: alza gli ISO (non aver paura a scattare anche a 6400 o più ISO) e metti un tempo di scatto anche superiore a 30 secondi: questo scatto ti servirà esclusivamente come test per valutare cosa hai intorno, cosa riprendi, cosa potrai fare rientrare nell’immagine e cosa escludere.
Ti serve anche per avere una stima dei tempi di posa necessari, in quanto molto dipende dalle condizioni di luminosità che trovi nei dintorni. Quindi potrebbe anche essere che una fotografia a 6400 ISO, con un tempo di posa di 30 secondi ti possa venire praticamente bianca. Allora dovrai diminuire i parametri e vedere cosa comparirà, in modo che sarai perfettamente conscio del luogo in cui ti trovi a scattare.
Un altro consiglio è quello di provare a fotografare la Via Lattea da angolazioni diverse, non tanto per il risultato che troverai in foto, ma quanto più per capire se magari, spostandoti di qualche metro, guadagnerai in buio oppure no. Basta poco per escludere dall’inquadratura una luce, migliorando lo scatto fotografico.
Un altro sentito consiglio è l’utilizzo del formato Raw per Fotografare la via Lattea. Tale tipologia di file consente di non perdere informazioni, ottimizzando l’immagine e consentendo poi un eventuale intervento in post produzione più semplice e più completo.
Non ti dimenticare che la regola dei terzi vale anche nella fotografia notturna della Via Lattea, soprattutto se inquadri anche elementi statici come case, alberi o rocce.
Puoi eventualmente arricchire la composizione seguendo la regola della composizione aurea, la quale prevede la presenza di un elemento fondamentale collocato in un angolo nella parte inferiore (preferibilmente quello di destra) per lasciare spazio al protendersi dell’immagine verso l’alto tendendo a sinistra.
Tieni ben presente che la Via Lattea taglia il cielo verticalmente, consentendoti anche degli scatti realizzati in verticale. Solitamente però, la miglior composizione della scena avviene quando la fotocamera è posta orizzontale, in quanto si ha più spazio per contestualizzare lo scatto.
Migliorare la Fotografia in Post-Produzione
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Ecco le regolazioni fondamentali da apportare alla fotografia:
- Bilanciamento del Bianco: spesso il miglior bilanciamento del bianco per le fotografie notturne è quello al… Tungsteno. Strano vero? Provare per credere!!!
- Curve: agendo sulle curve possiamo abbassare i colori scuri della foto riportando il cielo al suo colore blu notte, mentre agendo sulle luci saremo in grado di “illuminare” e date importanza alla via lattea.
- Saturazione: con una piccola maschera di livello possiamo aumentare la saturazione in prossimità della via lattea. Ti consiglio di aumentare la saturazione del viola, dell’arancione e del blu per rendere la foto più gradevole e d’impatto.
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Fotografare la Via Lattea in Sintesi
Proponiamo ora un riassunto piuttosto snello utile a chi vuole fotografare la Via Lattea.
- Individuazione e localizzazione: alcune applicazioni per smartphone consentono di individuare la posizione della Via Lattea. E’ necessario quindi trovare un luogo di scatto che permetta di puntare l’obiettivo nella direzione desiderata per fotografare la via lattea.
- Luna: evita la luce della Luna, in quanto potrebbe farti perdere molto tempo inutilmente. La Via Lattea è più facilmente individuabile quando la Luna è assente oppure al massimo presente con una sottilissima e impercettibile falce.
- Appostamento: serve trovarsi in un luogo lontano da fonti di luce che possano inquinare il cielo, il quale dovrà essere limpido e buio. Con più queste condizioni saranno rispettate, tanto più fotografare la via lattea sarà semplice e avrai la possibilità di ottenere un’ottima fotografia.
- Accessori: portati una torcia funzionante che ti servirà per osservare cosa hai intorno e il luogo ove deciderai di posizionarti.
- Treppiede: è fondamentale per ottenere una fotografia di qualità senza l’effetto mosso.
- Obiettivo: fondamentale avere una focale corta e un obiettivo molto luminoso. Ideale un f/2.8 o obiettivi che consentono aperture di diaframma ancora maggiori.
- Messa a Fuoco: va effettuata in modalità manuale e tendente a infinito. Disabilitare dunque eventuali funzioni automatiche di autofocus, di notte non sempre precise.
- Valore ISO: alza gli ISO il più possibile per sfruttare una maggiore ricezione di luce. Imposta un valore minimo di 1600 e vedi il risultato.
- Tempo di esposizione: la regola dei 500 ti deve essere d’aiuto ma molto dipende dalle condizioni di luminosità in cui ti trovi. Infatti essa vale nel momento in cui l’ambiente è totalmente buio e vi sono le migliori condizioni. In caso contrario potresti trovarti costretto a ridurre il tempo di esposizione.
La tabella presente in questo articolo ti faciliterà notevolmente la vita 😉 - Apertura diaframma: utilizza un diaframma molto aperto, ti consiglio di impostare l’apertura massima supportata dall’obiettivo che stai utilizzando.
- Inquadratura e regole: puoi decidere se fotografare la Via Lattea con solo il cielo oppure se includere nell’inquadratura anche uno o più elementi fissi (case, montagne, alberi). Sta alla tua creatività. Attento però, perché la seconda via è la più difficile e richiede alcuni accorgimenti. Le regole base di composizione scenica sono valide anche nel caso degli scatti notturni, come ad esempio la regola dei terzi tutte le altre regole di composizione fotografica.
- Formato Raw: quando scatti fotografie notturne (…e anche in tutti gli altri casi in cui poi ti servirà elaborare la fotografia in post-produzione) utilizza il formato Raw. Ti garantirai maggior facilità di elaborazione grafica e una miglior qualità dell’immagine.
- Post produzione: grazie a specifici software (ti consiglio o Photoshop o Lightroom o Aperture o Capture One… Tutto il resto è ‘mmmonnezza!!) potrai solo ottimizzare la fotografia, sovrapponendo sue immagini ottenute con diverse esposizioni oppure riducendo il rumore di fondo dovuto all’innalzamento degli ISO.
Ottimo non mi resta che provare, grazie.