Anche se agli occhi della maggior parte delle persone una fotografare in controluce é tecnicamente sbagliata, non è assolutamente così.

La luce riveste un’importanza determinante per la buona riuscita di una foto: il manuale del perfetto fotografo insegna fin dalle prime pagine come orientarsi in base alla luce presente, in modo da ottenere uno scatto di qualità.

Uno dei primi concetti che viene esposto è quello di posizionarsi in maniera tale che la luce non sia di fronte a chi scatta ma sia alle spalle o di lato, in modo che possa illuminare meglio il soggetto.

Ma è davvero così?

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Indice

Quando e perché Fotografare in Controluce?

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Fotografare controluce significa avere la sorgente luminosa di fronte alla fotocamera, o meglio, alle spalle del soggetto che stai fotografando il quale sarà colpito dalla luce nella sua parte posteriore.

A livello generale è possibile affermare che ci si trova in situazione di controluce nel momento in cui si viene a creare un angolo di ampiezza inferiore a 90° tra la sorgente luminosa, il fotografo e il soggetto.

Col sole alle spalle del soggetto e perfettamente in faccia al fotografo, l’angolo è nullo e rappresenta la situazione di controluce più estrema.

Ci sono situazioni in cui sei quasi obbligato a scattare controluce perché non puoi muoverti altrimenti o perché non hai possibilità di spostare il soggetto e nemmeno la luce.

Devi quindi cercare di ottenere il massimo possibile dalla situazione contingente e, per farlo, potresti proseguire nella lettura di questo articolo con lo scopo di acquisire qualche informazione aggiuntiva che ti possa permettere di ottenere uno scatto davvero incredibile.

Chiarito il significato di fotografare in controluce, bisogna ora capire quando è possibile farlo e perché. Inizia a toglierti dalla testa che sia una pratica sbagliata perché puoi ottenere effetti strabilianti, ma a patto che ti prefiggi uno scopo.

Prova a chiederti cosa vuoi ottenere dall’immagine, cosa vuoi porre in evidenza, che messaggio vuoi trasmettere e, in base alle risposte, devi fare in modo che la luce sia in quel frangente la tua migliore alleata possibile per farti ottenere la fotografia che hai in testa.

In alcune situazioni il controluce viene praticamente imposto dal tempo, dagli orari e dai programmi già fissati: pensa ad esempio ad un giro turistico organizzato che ti porta a visitare un determinato monumento in una certa ora del giorno, dove hai il sole contro.

In questo caso la fotografia controluce è d’obbligo in quanto avendo un percorso stilato da altri e vincolante non puoi tornare in un’altra occasione della giornata a scattare foto come vorresti. L’unica maniera è quella di fare di necessità virtù e cercare di ottenere una buona foto in quelle condizioni.

Un altro caso potrebbe essere quando ti trovi a scattare una fotografia al tramonto oppure all’alba: immagina di voler scattare una fotografia mentre osservi il sole tramontare all’orizzonte sul mare. Lo scenario è quello e non lo puoi certo cambiare, ma se vuoi riprendere ed esaltare i colori del tramonto sullo specchio d’acqua devi per forza di cose fotografare in condizioni di controluce.

Vi sono poi altre situazioni che impongono una fotografia realizzata con la luce alle spalle del soggetto, a seconda di ciò che tu vuoi fare emergere: a livello generale si può affermare che in controluce si evidenziano maggiormente i contorni proprio perché si crea un distacco tra le zone luminose e quelle in ombra, vengono valorizzate le cosiddette silhouette e l’immagine rappresenta un esempio di grande fascino sia con soggetti animati, come persone o animali, sia con elementi statici come ad esempio monumenti, palazzi, edifici o oggetti di vario genere.

Per avere un buon approccio alla fotografia controluce, devi imparare a conoscere la luce: nel corso del tempo puoi avere situazioni diverse a seconda della luce, la quale è in grado di creare effetti diversi. Essa può riflettersi in modi diversi: i raggi solari mutano la loro inclinazione con cui colpiscono la Terra e quindi si vengono a creare forme, ombre, contrasti diversi per ogni momento.

E’ proprio grazie a questa varietà, a queste diverse situazioni, che tu, fotografo, hai la possibilità di dare sfogo alla tua creatività per “disegnare” con la luce, per scattare una quantità di immagini potenzialmente bellissime.

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La Tecnica del Fotografare in Controluce

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Fotografare controluce non è tra le operazioni più semplici e necessita di una certa padronanza del mezzo fotografico e di una buona conoscenza delle regole base di fotografia.

Dopotutto fotografare significa “dipingere con la luce” e quindi è necessario partire da un presupposto lapalissiano che devi interiorizzare il più possibile, ricordandolo in ogni situazione in cui ti trovi a scattare: la luce è gratis!

Tra le variabili fotografiche, la luce e quella che economicamente incide di meno perché è spesso a disposizione naturalmente e quindi è bene cercare di sfruttarla a tuo vantaggio dato che ottenere una buona fotografia dipende per un buon 70% proprio dalla luce (il restante 30% si compone dall’attrezzatura, dall’angolazione, dall’inquadratura).

La principale difficoltà di scattare fotografie in controluce deriva dalla grande difformità di illuminazione che si ha nella composizione dell’immagine, dove compariranno parti ampiamente e fortemente illuminate, con altre totalmente scure, quasi nere.

Siccome risulta determinante avere padronanza della luce in quelle condizioni, ciò presume che tu debba avere il totale controllo della tua fotocamera, delle impostazioni che ti può dare e come, grazie ad esse, puoi agire. Vediamo insieme dove metter mano a livello generale:

  • Modalità Manuale (M): quali sono i parametri che ti consentono di controllare la luce? Tempo di esposizione, diaframma e valore ISO. Su questi devi avere la totale gestione e l’unico modo per poterlo fare è spostare il selettore in modalità manuale (M), anche se lo fai mal volentieri o addirittura non lo hai mai fatto.
  • Esposizione: nella fotografia controluce può essere utile agire sull’esposizione, andando a sottoesporre oppure a sovraesporre l’immagine. La modalità manuale aiuta in questo e offre molte più possibilità.
  • Regolazione esposimetro: le macchine fotografiche (reflex, mirrorless e alcune bridge) permettono di regolare il lavoro dell’esposimetro, modificando il modo con il quale il sensore valuta la luce. Una impostazione spot, in caso di fotografia in controluce, può rappresentare una buona scelta tecnica in quanto l’esposimetro calcola la quantità di luce prendendo come riferimento il punto centrale dell’immagine inquadrata. Assolutamente sconsigliata invece la modalità multizona dato che, considerando l’intero fotogramma, rischia di restituire una luminosità errata, fatta di zone in eccessivo contrasto tra luce e ombra. In caso di fotografia ritrattistica in controluce è possibile (e consigliabile) focalizzare il punto spot sul volto del soggetto, data la precisione tipica di questo metodo. In alcuni casi è possibile comunque provare il multizona (abbinando magari ad un bracketing automatico), soprattutto quando si desidera riprendere un soggetto in lontananza e in movimento non regolare (pensa a fotografare il volo di un’aquila o di un gabbiano che vanno incontro al sole).
  • Messa a fuoco: per ottenere una messa a fuoco quanto più precisa possibile è meglio puntare in quelle zone dove sono presenti cambi di colore intensi, oppure qui contorni del soggetto ripreso. Attenzione alla messa a fuoco automatica, in quanto, ammesso che possa essere precisa (se sei fortunato), non è in grado di focheggiare in maniera rapida. Meglio provare in manuale oppure con l’automatica a patto che si punti un’area precisa e circoscritta.
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Sottoesporre o sovraesporre?

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Un’immagine sbilanciata dal punto di vista della luminosità, altera il contrasto, rendendolo irreale.

Nella fotografia in controluce è importante chiarire cosa si vuole esaltare e agire di conseguenza.

Spesso per ottenere il risultato voluto è necessario mutare l’esposizione, consentendo alla fotocamera di “compensare” l’eccesso di luce nelle zone più luminose o l’eccesso di buio in quelle più scure.

  • La sottoesposizione: se intendi valorizzare i contorni creando una silhouette allora devi sottoesporre il soggetto. Sempre in modalità manuale puoi provare a ridurre il tempo di scatto (più è rapido e meno luce entra nell’obiettivo e quindi la foto ti risulterà più scura), o in alternativa puoi abbassare gli ISO. Altra possibilità è diminuire l’apertura del diaframma (alzando di fatto il valore, ma senza esagerare).
    Puoi anche fare delle prove e trovare la giusta combinazione di valori che soddisfino le tue attese, prestando però attenzione all’apertura del diaframma: non alzare troppo il valore in quanto la fotocamera tenderà a rendere sfocato lo sfondo, perdendo quindi in dettaglio, caratteristica determinante per ottenere un buon profilo del soggetto inquadrato.
  • La sovraesposizione: sovraesporre una foto ti torna utile quando hai a che fare con un soggetto che si trova in zona d’ombra, apparendo molto scuro a causa della luminosità che proviene dalle sue spalle.
    Sovraesponendo il tuo scopo è quello di schiarire la figura principale e quindi devi fare in modo che l’ottica della macchina fotografica sia invasa da una quantità maggiore di luce. Il tempo di scatto deve essere quindi più lento, gli ISO aumentati e il valore relativo al diaframma deve essere ridotto.
    Anche in questa situazione, come anche la precedente, è possibile trovare un mix di fattori che possano soddisfare le attese e considera che più il diaframma si apre più lo sfondo sarà sfocato e perderai di dettaglio.
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I vantaggi che puoi ottenere Fotografando Controluce

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Se la fotografia controluce è una pratica complessa e non tra le più semplici, una volta scattata qualche vantaggio lo darà pure, no?

Sicuramente sì e non pochi, ma ricorda che tutto dipende sempre dallo spirito con cui tu ti approcci alla situazione e, di conseguenza, dallo scopo che desideri perseguire con quella foto che intendi realizzare.

I principali vantaggi che puoi ottenere scattando un’immagine fotografica ponendoti in controluce sono i seguenti:

  • Espressione del volto: con la luce alle spalle il soggetto inquadrato avrà un volto più naturale, più disteso e occhi più grandi. Per accorgerti basta che provi a fotografare tua zia Teresa puntandole un faro in faccia, poi rifare la stessa foto ponendo il faro alle sue spalle. Come cambia l’espressione del volto? La seconda foto risulterà priva di smorfie e con gli occhi più aperti. Quindi se vuoi ottenere un’espressione naturale dal soggetto ripreso, il controluce è un buon metodo. Attenzione però che il volto potrebbe risultare troppo scuro, quindi dovrai agire come espresso sopra in merito ai parametri di impostazione, oppure avvalerti di un pannello riflettente che possa irradiare di luce il soggetto ripreso.
    Leggi questo articolo sul ritratto fotografico per altri spunto su questo tipo di fotografia.
  • Valorizzazione dei contorni: è uno dei principali vantaggi che potrai ottenere fotografando controluce. Se vuoi valorizzare le proporzioni di un soggetto o di un animale oppure porre in risalto una figura umana (ad esempio braccia che si incrociano dando una forma) o il perimetro di un monumento, la fotografia con il sole contro è l’ideale. Infatti, stando alle spalle del protagonista delle tua foto, la luce andrà a illuminare i contorni dei soggetti ripresi. Un tipico caso lo si ha con la fotografia ritrattistica, dove, il sole alle spalle, valorizza molto l’acconciatura di una donna, esaltando il contorno come fosse un’aureola dai colori caldi. Per meglio evidenziare la silhouette è consigliabile calibrare l’esposimetro mediante una misurazione spot effettuata nella zona più chiara dell’immagine (presumibilmente il cielo) e modificare i parametri sovraesponendo la fotografia.
  • Contrasto esasperato: con la fotografia in controluce i contrasti sono molto accentuati, ottenendo immagini con forti zone luminose (bianche e bruciate) e altre molto buie (nere e indefinite). Non sempre però questo è un difetto. Una foto in bianco e nero ad esempio potrebbe acquisire ulteriore “peso” dinamico, mentre in una a colori il contrasto cromatico può venire accentuato (il caso di un tramonto oppure di un gabbiano ripreso in controluce sul mare).
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Alcuni trucchi per Fotografare Controluce

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Essendo una foto tecnicamente difficile quella in controluce può richiedere qualche espediente per poter migliorare l’effetto e ottenere una fotografia che sia armonica e di rilievo.

Avendo zone totalmente buie, è buona cosa riequilibrare l’intera immagine (a meno che tale effetto non sia voluto).

Oltre ad agire sui parametri è possibile impiegare qualche trucco del mestiere, ma alcuni prevedono che tu ti serva di qualche accessorio. Insomma, se devi andare a scalare una montagna ti dovrai attrezzare adeguatamente e qui vale la stessa cosa.

  • Flash: anche se potrebbe sembrare un paradosso, un colpo di flash può essere utile perché riesce ad illuminare la parte anteriore, quella cioè non illuminata dalla luce presente naturalmente. La pratica viene impiegata nei ritratti oppure nel caso di oggetti in primo piano che presentano parti in ombra (da qui il termine tecnico fill in, ossia flash di riempimento). Si rende invece perfettamente inutile per fotografie di monumenti e di animali posti a distanza. Volendo, qualora ti ritieni già abbastanza esperto, potresti anche procurarti dei flash a comando remoto che possono illuminare in maniera più velata il soggetto, colpendolo non tanto frontalmente, ma lateralmente, conferendo un piacevole effetto.
  • Pannelli riflettenti: utilizzali per illuminare in maniera più soft la parte anteriore del soggetto ripreso. Concettualmente è lo stesso del flash ma il risultato che potrai ottenere è più patinato, più naturale, più soft. Un pannello riflettente ha il compito di riflettere la fonte luminosa posta alle spalle del soggetto al centro della scena e irradiarlo di luce. Puoi fare una prova casalinga anche con un foglio di carta stagnola che puoi far sorreggere ad un amico mentre fotografi ad esempio una mela ponendo una torcia alle sue spalle.
  • Paraluce: uno dei problemi che si verifica nello scatto controluce è il cosiddetto effetto flare. Più facile immaginarlo che spiegarlo a parole: hai mai visto una foto con dei puntini di luce all’interno dell’immagine oppure hai mai provato con gli occhiali da vista a guidare un’auto contro sole? L’effetto delle lenti e del parabrezza creano nei puntini (anche colorati) nel tuo campo visivo. Lo stesso accade con le lenti dell’obiettivo della fotocamera. Fermo restando che potrebbe essere anche un effetto speciale caratteristico, per ridurlo puoi servirti di un paraluce, solitamente fornito insieme alle fotocamere (non per le compatte).
  • Filtri Fotografici: quando si ha a che fare con il sole contro è possibile ridurre gli effetti negativi applicando all’obiettivo dei filtri neutri graduati o digradanti (GND). Essi, se realizzati con qualità (diffidare dalle marche poco conosciute o da prodotti super economici), mantengono la qualità finale dell’immagine senza introdurre dominanti di colore che potrebbero alterare la cromia della fotografia. Impiegali soprattutto quando ti trovi a scattare foto con il sole basso, come ad esempio all’alba o al tramonto, situazioni in cui vi è una forte escursione luminosa e la fotocamera va in difficoltà (e tu con lei). Se inquadri il primo piano perdi il dettaglio dello sfondo e viceversa. Il filtro permette di poter compensare grandi differenze di luce, oscurando le zone eccessivamente illuminate (come capita solitamente con il cielo, che, senza filtro, tende a sbiancare). Con l’applicazione dei filtri l’esposizione viene corretta, a patto che tu sia in grado di intervenire a modificare, di conseguenza, i parametri di scatto, specialmente se installi filtri neutri (ND) che ti permettono di allungare i tempi di esposizione. Ricorda infatti che applicare filtri significa ridurre di almeno 1 stop la luce che va a colpire il sensore, facendoti entrare meno luce. I filtri puoi montarli anche sovrapposti l’uno con l’altro, trovando il giusto equilibrio in termini di contrasti e colori d’immagine. Consiglio a prescindere dal controluce l’acquisto di un Filtro ND, perchè ti potrebbe sempre regalare soddisfazioni anche in altre situazioni e in altri contesti.
  • Bracketing: l’impiego del bracketing può essere un buon modo per ottenere un insieme di foto con esposizione diversa. Impostabile con un numero dispari di foto (3, 5, 7) è possibile vedere più immagini che pongono in evidenza diversi aspetti: operando poi in post produzione è immediata l’unione delle fotografie per ottenere un’immagine sola come risultante delle precedenti, cogliendo di ciascuna la parte migliore. Un richiamo va effettuato per ricordare che solitamente il bracketing viene eseguito in perfetta simmetria (ad esempio -1/3, 0, +1/3), ma in caso di controluce questa applicazione potrebbe avere poco senso perché darebbe due fotografie errate. Meglio quindi impostare un trittico che propende interamente dalla stessa parte, negativa o positiva a seconda dei casi (ad esempio -1/3, -2/3, -1). Diversamente, in caso di ripresa di un soggetto lontano, come ad esempio il volo di un gabbiano sul mare al tramonto, il bracketing simmetrico (detto anche a forcella) avrebbe più senso.
  • Posizioni: controluce non significa necessariamente che la fonte di luminosità deve essere direttamente davanti all’obiettivo, ma potrebbe anche essere lievemente spostata. L’effetto pratico sarà differente e si otterrà una luce diversa che potrà illuminare la scena. Più la luce è diretta all’interno dell’obiettivo e più si avranno squilibri tra aree chiare e zone scure, ma è possibile anche ottenere una luminosità che crea meno contrasto se la sorgente è leggermente inclinata. Spostandoti o cambiando la posizione del soggetto è possibile ottenere risultati differenti.
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Idee per realizzare Fotografie in Controluce

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Il controluce puoi anche creartelo volutamente, senza attendere il caso o la posizione del sole. Eccoti alcune idee che possono aiutarti a migliorare la tecnica.

  • Trasparenze: in controluce le trasparenze vengono maggiormente evidenziate. Taglia una fettina di arancia e lasciala essiccare. Illuminala dietro con un faretto e vedrai come il controluce porrà in evidenza le venature tipiche dell’agrume.
  • Luce velata: se realizzi una foto controluce in casa, prova a posizionare un fazzoletto davanti alla sorgente luminosa e osserva la differenza tra l’immagine normale e quella con il fazzoletto. Troverai nella seconda una luce più soft che ti aiuterà ad avere meno ombre sul primo piano.
  • Profili: in controluce i profili e i contorni vengono esaltati. Puoi provare a collocare degli oggetti sul davanzale della finestra e fotografare contro sole. Anche se l’ambiente ideale sarebbe la spiaggia o uno specchio d’acqua, ma in questo caso attenzione ai riflessi.
  • Tono su tono: può sembrare un controsenso, ma chi l’ha detto che se metti insieme due “controsensi” non potrai ottenere un buon risultato? Prova a fotografare un oggetto arancione in controluce al tramonto (dove la luce vira proprio sull’arancio), oppure un oggetto azzurro contro sole in modo che si confonda con il cielo. Il contorno sarà evidenziato e dettagliato per un effetto davvero strabiliante (se la foto è scattata bene).
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Fotoritocco e controluce: il perché di una pratica comune

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Il fotoritocco è molto utile in caso di fotografie in controluce e permette all’utente di avere un ventaglio di scelta piuttosto variegato in termini di possibilità di intervento. Spesso l’elaborazione fotografica sa migliorare sensibilmente un’immagine in controluce.

Con Photoshop o simili è possibile intervenire sia per correggere una fotografia, che per trasformarla e renderla effettivamente diversa rispetto a quella originale.

La seconda opzione è forse quella più gettonata, anche perché tecnicamente è la più semplice da realizzare. Il primo consiglio è quello di accentuare la saturazione del colore, aumentando anche l’intensità facendola virare sul giallo-rosso.

Questa azione consente di fornire una visione dell’immagine come se questa fosse stata scattata in un orario differente rispetto alla realtà: una fotografia scattata alle 14 del pomeriggio potrebbe trasformarsi in uno scatto realizzato al tramonto.

Inoltre la velatura della luce può dare un’idea particolarmente nostalgica, come se la foto fosse ingiallita dal tempo passato.

Una tipica fotografia in controluce riguarda i tramonti col riflesso del sole che si riflette, argenteo, sull’acqua di un lago o del mare. Intervenire in postproduzione significa, in questo caso, controllare i colori e il riflesso, creando maggior contrasto con gli oggetti in primo piano (ad esempio un albero, una barca, una panchina). Anche un ritaglio può fare apparire il sole più grande, donando all’immagine un impatto più forte e corposo.

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David Adriani

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2 commenti su “Fotografare in Controluce è una Figata Pazzesca”

  1. bravi !! in esterni le fotografie interessanti e sorprendenti come effetto , sono quasi sempre in controluce , realizzate con vari accorgimenti e situazioni infinite.
    Sopratutto le foto di volti e persone , nei giorni di sole.

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